Descrizione
La trasformazione degli alimenti riguarda qualsiasi metodo impiegato per trasformare gli alimenti freschi in prodotti alimentari. Questo può implicare una o attività correlate ai seguenti processi: lavaggio, sminuzzatura, pastorizzazione, congelamento, fermentazione, imballaggio, ecc.
La trasformazione degli alimenti può prevedere anche l'aggiunta di componenti agli alimenti, ad esempio per estendere la durata di conservazione, o l'aggiunta di vitamine e minerali per migliorarne le qualità nutrizionali (fortificazione).
Approfondimenti
Se si vendono prodotti acquistati da terzi, quindi non fabbricati dall'artigiano, è necessario presentare anche segnalazione certificata di inizio attività per esercizio di vicinato.
Le imprese artigiane di produzione e trasformazione alimentare possono vendere direttamente al pubblico gli alimenti di propria produzione per il consumo immediato sul posto. Questa attività deve, però, essere strumentale e accessoria. La vendita è consentita solo nei locali adiacenti a quelli di produzione, mentre la somministrazione è consentita solo con l'uso di arredi dell'azienda, stoviglie e posate “usa e getta”. Non deve dunque essere offerto nessun tipo di servizio o assistenza (Legge regionale 30/04/2009, n. 8).
In questo caso è necessario presentare anche comunicazione per consumo sul posto di alimenti prodotti dall'azienda artigiana.
A seguito della pubblicazione della Deliberazione della Giunta Regionale 11/12/2018, n. 11/982, i gestori degli stabilimenti in cui sono presenti esclusivamente impianti e attività di cui all'Allegato 1 non sono più tenuti a inviare apposita comunicazione relativa a inquinamento atmosferico scarsamente rilevante ma devono indicare direttamente all'interno della segnalazione certificata di inizio attività o comunicazione per l'avvio dell'attività l'eventuale presenza o la messa in esercizio di attività rientranti nelle fattispecie di quelle elencate nella Parte I dell'Allegato IV alla Parte V del Decreto Legislativo 03/04/2006, n. 152.
Pertanto all'interno del modulo secondario "Scheda 5", sezione “emissioni in atmosfera”, andrà selezionata l’opzione “l'attività prevede emissioni in atmosfera scarsamente rilevanti” e indicata la lettera "e)" nel caso l’attività esercitata ricada tra le seguenti:
- cucine
- esercizi di ristorazione collettiva
- mense
- rosticcerie e friggitorie.